La crisi di mezza età può cogliere all’improvviso il protagonista del vostro romanzo, mutando il corso della sua placida esistenza borghese. Gli effetti più dirompenti di questo disturbo si osservano nei protagonisti al di sopra di ogni sospetto, negli uomini pacifici, abitudinari e senza qualità. Ve ne presento uno: Paolo Marchetti, un oscuro impiegato del catasto segnato dal fallimento del suo matrimonio e poco avvezzo alla frequentazione del gentil sesso. Paolo è perfetto, uno sfigato senza prospettive.
L’EVENTO SCATENANTE.
Un giorno Paolo si imbatte, per un capriccio del caso, in una mostra d’arte contemporanea. La sua attenzione è rapita dalla stranezza delle opere esposte. Osserva con stupore biciclette rotte, ruote con raggi divelti, manubri piegati, telai fracassati con pietre e martelli. L’autore di tali misfatti creativi è un amico perso di vista da anni, ormai ricco e famoso…
L’ILLUMINAZIONE.
Paolo, a onor del vero, non ha mai mostrato alcun talento artistico. Tuttavia l’arte contemporanea gli sembra un’occasione da non perdere. “Posso farlo anch’io”, pensa mentre si documenta sulle creazioni artistiche apprezzate dagli intellettuali più snob, acquistate a caro prezzo dai collezionisti di tutto il mondo: rifiuti ammucchiati, aria fritta imprigionata in barattoli numerati, tele tagliate, oggetti d’uso quotidiano impacchettati, per citare solo alcuni esempi. Il mediocre funzionario catastale non coglie le riflessioni sulla postmodernità suggerite da tali capolavori. Non si interroga sui loro significati nascosti, né tanto meno sente il bisogno di aggiornare il suo misero bagaglio tecnico. Vuole solo gettarsi nella mischia, con l’entusiasmo infantile del dilettante temerario.
Il DISTRUTTORE.
Paolo inventa una provocazione estrema. Smessi i panni del burocrate, diventa un distruttore di opere d’arte. Compra tele e statuette a buon mercato e le trasfigura con mutilazioni, sfregi, secchiate d’inchiostro, scarabocchi e bruciature. Le macerie caotiche che ottiene, esposte inizialmente nel suo giardino di casa, attirano ben presto l’attenzione della critica più influente. Paolo ottiene in pochi mesi fama e successo. Grazie ai soldi guadagnati, acquista e danneggia opere di artisti blasonati, provocando il loro sdegno, ma le polemiche non scalfiscono il suo successo e anzi concorrono ad alimentarlo. Tutto sembra filare liscio, fino a quando non compare un discepolo di Paolo, ancor più radicale del Maestro: un distruttore di artisti. Il misterioso maniaco vuole realizzare il suo capolavoro per chiudere il cerchio: la distruzione del distruttore di opere…
Fantastico!!! Dovresti scriverci un romanzo!
;-D
😉 Grazie Sonia!!!
grazie e interessantissimo è questo blog. Renzo
Grazie Renzo!!! Torna a trovarmi
Ps A scanso di equivoci: io sono un appassionato di arte contemporanea.
Un canovaccio ottimo per un breve, o anche per un racconto di media lunghezza. Finale ad effetto, come piace a me!
Grazie Apolide. Fantastico il tuo nick! Visiterò presto con calma il tuo blog! Ciaoo!!
Sono proprio curioso di sapere cosa ne pensi di K. H. Stockhausen 🙂
A me piace Stockhausen. Ho apprezzato persino il concerto per violini ed elicotteri.
Ottima scelta, Danilo! (PS è un quartetto, non un concerto ;-))
Ops, hai ragione 🙂