C’era una volta il delitto d’onore. L’uccisione della moglie adultera e del suo amante per un impeto d’ira, fino a qualche decennio fa, era trattata con indulgenza dalla legge italiana. Questo retaggio oscurantista, denunciato da Pietro Germi nel film “Divorzio all’italiana”, è stato spazzato via dai cambiamenti sociali. Ma nulla vi impedisce di riscrivere la storia. La legge sul delitto d’onore può essere ancora in vigore nel vostro mondo narrativo. Cari scrittori, questo tema non vi suggerisce una trama? Una bizzarra ucronia, con queste premesse, sta prendendo forma. Ora avete solo bisogno di una coppia sposata male assortita…
ELIANA.
Eliana mostra su Facebook una foto del suo viso luminoso e sognante. L’immagine attira l’attenzione di molti uomini, che chiedono e ottengono la sua amicizia virtuale.
IL MARITO.
Alfonso, il marito di Eliana, osserva con inquietudine le frequentazioni telematiche della donna. Ha il timore che la moglie possa coltivare rapporti extraconiugali. I colleghi di Alfonso, purtroppo, non fanno nulla per placare questi dubbi. Gli fanno notare con malizia che una collezione di amici di sesso maschile su Facebook non si addice a una donna rispettabile. Alfonso, secondo loro, può lamentare una grave lesione della sua reputazione, tale addirittura da giustificare un delitto d’onore.
PARANOIA.
Alfonso è molto influenzabile e tiene in gran conto l’opinione dei colleghi. La sua ossessione lo porta a trascurare il lavoro, per controllare in ogni momento le mosse della consorte su Facebook. Perde il lume della ragione quando un tale di nome Umberto supera il limite della decenza, lodando pubblicamente e senza ritegno la bellezza di Eliana, che risponde con modestia: “Grazie, ma è tutto merito del trucco”. Quel “grazie”, nella mente di Alfonso, risuona come un inaccettabile segnale di incoraggiamento. L’uomo non ha più dubbi: Eliana merita la morte.
IL PARERE DELL’AVVOCATO.
Giacomo, un avvocato di grido, studia la vicenda di Alfonso con attenzione ed esprime un giudizio severo sul contegno di Eliana. Ritiene che Alfonso abbia buone probabilità di cavarsela con una pena simbolica in caso di uxoricidio, grazie a recenti e opportune modifiche legislative, introdotte per includere il tradimento virtuale tra le cause attenuanti.
LA PRUDENZA DI ALFONSO.
Le previsioni dell’avvocato sono confortanti, ma Alfonso è un uomo prudente. Ispirandosi vagamente alle macchinazioni descritte nel film di Germi, vuole manipolare i fatti per costruire una difesa inattaccabile.
LA MESSINSCENA.
Alfonso, con mezzi tecnologici o con l’inganno (a voi piena facoltà di scelta), scopre la password che consente a Eliana di accedere a Facebook e gestire il suo profilo. L’uomo vuole indossare l’identità telematica della moglie per civettare pubblicamente con gli spasimanti in vena di complimenti. Poi commetterà l’uxoricidio e chiederà la clemenza della corte, invocando a sua scusante il comportamento sconveniente di Eliana.
L’AMANTE SEGRETO.
La consultazione dei messaggi privati ricevuti da Eliana su Facebook si rivela utile, ma è anche fonte di grandi dispiaceri. Alfonso scopre che la donna ha avuto una tresca con Giacomo, iscritto al social network con un nome fittizio. Per mesi i due amanti si sono incontrati clandestinamente in un motel di periferia. La relazione è finita bruscamente, ma non per volere di Eliana, che non si è mai rassegnata. Ecco perché Giacomo ripone grandi speranze nella furia omicida di Alfonso: vuole liberarsi di una ex amante scomoda e troppo insistente senza muovere un dito.
LA VENDETTA.
Alfonso, sotto le mentite spoglie di Eliana, scrive a Giacomo: “Incontriamoci domani per un’ultima volta nel solito motel, poi ti lascerò in pace. Ti aspetto alle 20″. Non state pregustando l’ultimo atto? L’incontro tra Aldo e l’avvocato promette tempesta.
A PROPOSITO DELL’EPILOGO.
Non riesco a biasimare Eliana per i suoi tradimenti, date le circostanze, anche se la scelta dell’amante si è rivelata infelice. Lo confesso, faccio il tifo per lei. Non mi deludete: riservatele un buon trattamento nel finale.
Interessante.
Potrebbe portare a riflettere sulle varie controindicazioni dei social-network, che non tutti hanno ben chiare in mente!
Complimenti,
J.
Grazie Johannis!
Che dire?
Danilo, un giorno o l'altro devi proprio sciverlo un libro tuo… sei un mito!
Grazie Sonia :))) Detto da te, vale triplo!!!