Lo smemorato in fuga è un classico. C’è una produzione letteraria sterminata che prende le mosse dall’amnesia di un personaggio. La perdita della memoria evoca segreti da svelare, nessi da ricostruire, fatti decisivi accaduti proprio nel periodo avvolto nella nebbia. La ricerca dei ricordi perduti è come un’intricata indagine poliziesca. Per questo piace tanto agli scrittori.
CONFESSIONE.
Io sono attratto, in maniera quasi morbosa, dalle trame che scandagliano le amnesie selettive. Lo dimostra la mia passione per il bellissimo film “Se mi lasci ti cancello” (stendiamo un velo pietoso sull’orribile titolo italiano), magistralmente interpretato di Jim Carrey.
LA MIA PROPOSTA.
Immaginiamo un americano medio (la vittima ideale di qualsiasi complotto) che manifesta grandi difficoltà di memoria per gli oggetti, le persone e i concetti definiti con parole che cominciano per “s”, e inventiamo una spiegazione per questo disturbo.
ANGUS.
Come molte storie, questa vicenda comincia in un grigio mattino autunnale. Angus Halen riprende conoscenza in una spiaggia e si rende conto che la sua capacità di ricordare è compromessa. Ha dimenticato Sean, l’uomo che lo ha tramortito con un colpo alla nuca. Ha dimenticato la Satan, l’organizzazione segreta che vuole toglierlo di mezzo. Ha ricordi nebulosi di sua moglie, Selena. Forse c’è di mezzo un esperimento scientifico per la conquista del mondo attraverso il controllo della memoria. Forse Angus ha visto e sentito troppe cose chiamate con termini che occupano una posizione ben precisa nel dizionario.
INCIPIT.
Molti dimenticano i sogni. Ma Gordon ha dimenticato persino il significato della parola “sogni”.
COLPO DI SCENA.
Vuoi vedere che Selena è coinvolta nel complotto?
Matassa sempre più ingarbugliata…
Eh già, quando si parla di memoria, la trama diventa un labirinto 🙂
"manifesta grandi difficoltà di memoria per gli oggetti, le persone e i concetti definiti con parole che cominciano con la lettera "s", e inventiamo una spiegazione fantasiosa per questo disturbo."
Potrebbe essere che da bambino aveva una vecchia zia che sputava mentre pronunciava la S da cui gli sarebbe derivato una fobia che lo porta a dimenticare tutte le parole che cominciano per S
Ahahaha! Grande Rasputin! 🙂
Caro Rasputin, rileggendo la frase che hai menzionato mi è venuta voglia di semplificarla 😉