Cari scrittori, ecco un’idea per il romanzo più stupido è insensato che sia mai stato concepito da mente umana. Prevedibile domanda: perché dovremmo scrivere una storia di tal genere? Non c’è un motivo particolare: è insensato anche questo post.
CAPITOLO 1.
Finley decide che non userà mai più l’automobile in vita sua. La moglie, gli amici e i parenti non capiscono. Non ha fatto incidenti. Non è successo niente. Tentano di farlo ragionare. Ma lui è irremovibile.
CAPITOLO 2.
Flashback sull’infanzia di Finley: il suo affetto per i nonni, l’educazione severa di suo padre, l’amore non corrisposto per Jane, una compagna di classe. Nessun trauma in qualche modo collegato alle automobili. Insomma, un flashback inutile.
CAPITOLO 3.
Un momento: scopriamo che William, il padre di Jane, è un meccanico. E se questa fosse la spiegazione?
CAPITOLO 4.
No, niente. William ripara motociclette.
CAPITOLO 5.
Colpo di scena. Finley si rende conto di non odiare le automobili. E riprende a guidare.
CAPITOLO 6.
Finley decide che non salirà più sui marciapiedi. Ma questa volta nessuno si preoccupa. Ora sanno che è fatto così: prende decisioni a caso.