Personaggi che hanno paura di disturbare. Per romanzi che vogliono nascondersi sugli scaffali.
Faceva tardi perché misurava i passi per renderli silenziosi.
Temeva di recar fastidio con la sua sveglia e allora scelse una suoneria quasi impercettibile. Alla fine non vide l’alba, come al solito.
Si recava sempre sul luogo dell’evento, prima di partecipare. Studiava le pareti e poi comprava un abito dello stesso colore, nella speranza di diventare invisibile al momento giusto.
Parlava volentieri durante i temporali, quando il cielo era solcato dai fulmini e c’erano mille tuoni. Così le sue parole erano coperte dal frastuono.
Farlo sentire di troppo era il loro modo di volergli bene. E lui preferiva non essere amato.
Saltava i pasti per non pesare sugli altri.
Di questi tempi non credo che romanzi del genere possano vendere molto: c’è troppa voglia di protagonismo. Però l’indossatore di panni camaleontici è davvero un gran personaggio!
Grazie, Carmine. Sono felice che ti sia piaciuto