Il libro maledetto

Nel periodo natalizio, in un rinomato centro commerciale, ho visto interi scaffali dedicati a romanzi sui serial killer. I lettori, per qualche strano motivo, non si sono ancora stancati di loro. Bisogna prenderne atto, cari scrittori: i serial killer non sono mai abbastanza. Ne propongo un altro, ma fatene buon uso: il vostro conto in banca mi ringrazierà.

MATTHEW.
Matthew Clarkson, un giovane annoiato e ricco di famiglia, è attratto dall’idea di uccidere esseri umani. In cuor suo, ammira i serial killer più crudeli, ma qualcosa gli impedisce di seguire il loro esempio.

SENSO ESTETICO.
Non è la mancanza di tempo il suo problema, perché il patrimonio ereditato dal padre, fondatore di una multinazionale del tabacco, gli consente di non lavorare. Il suo tarlo è un altro: Matthew è un esteta per naturale inclinazione; non vuole sventrare la gente senza criterio. Ogni azione, nella sua visione del mondo, deve essere il tassello di un mosaico, il dettaglio di un’opera d’arte perfetta. L’assassino del film “Seven” ha trovato la sua strada, riservando ai peccatori un feroce e geometrico contrappasso. Matthew, invece, è privo di ispirazione.

BOOKCROSSING.
Un giorno gli capita di ascoltare una conversazione a proposito del bookcrossing e un’idea si conficca nella sua mente. Il bookcrossing, per chi non lo sapesse, è una pratica per la condivisione gratuita della letteratura e dei saggi. Il meccanismo è messo in moto da persone che lasciano in giro i libri, abbandonandoli sulle panchine, nei bar, nelle camere degli alberghi, nella cabine dei treni, ma anche in ambienti selvaggi, non contaminati da strade o edifici. I libri abbandonati non appartengono a nessuno: sono pronti per essere raccolti da lettori di passaggio, che a loro volta li rimetteranno in libertà.
Matthew ora ha le idee chiare: vuole trasformare un libro in un presagio di morte, come la videocassetta di “The Ring”.

L’OSCURO DISEGNO DI MATTHEW.
Il miliardario, sotto falso nome, diventa membro di un network che organizza il bookcrossing su scala planetaria, e si mette alla ricerca di un thriller che lo ha sempre affascinato: “Il silenzio degli innocenti” di Thomas Harris. C’è una vecchia edizione del romanzo in giro per il mondo. Matthew scova il libro e lo rilegge. Poi aggiunge una postilla, nell’ultima pagina, che suona come una premonizione: “Spero che tu abbia apprezzato questo romanzo, perché non ti resta molto tempo”. Avete capito il piano? Grazie alle sue ingenti ricchezze, Matthew segue l’itinerario del volume. Chi ha la sfortuna di raccoglierlo è destinato a una morte molto dolorosa. Il conto alla rovescia (tre settimane) parte dopo la lettura, quando il libro è di nuovo in viaggio.

COMMISSARIO NORTON.
Ma un giorno “Il silenzio degli innocenti” capita nelle mani del commissario Norton, un investigatore tenace e intelligente. Insospettito dall’avvertimento scritto nell’ultima pagina, Norton decide di non separarsi del libro e comincia a fare indagini, destando l’ira di Matthew, che non vuole rinunciare al suo giocattolo. Sarà un bel confronto, perché il commissario non sopporta i sadici ricchi e annoiati…

6 thoughts on “Il libro maledetto

  1. Zio Scriba scrive:

    No, proprio i lettori vuoi far uccidere, che sono già una razza in via di estinzione? 🙂
    Però anch'io come te sono stupito del fatto che 'sti lettori non si stancano mai delle solite ritrite storie di serial killers, e allora forse di diventare vittime un pochettino lo meriterebbero…

  2. Danilo scrive:

    In effetti, Zio Scriba, hai perfettamente ragione. Forse i lettori bisogna lasciarli stare 🙂

  3. Carmine scrive:

    Diamine, questa trama davvero farebbe rimpinguare qualsiasi tipo di portafogli, per quanti buchi esso possa avere…
    Non c'è nulla da fare, la lettura è davvero un'arma (a doppio taglio) pericolosa…

  4. Danilo scrive:

    Grazie mille Carmine 🙂
    Eh, sì, con un seriale killer di fantasia il portafogli non si può lamentare 🙂

  5. Claudia scrive:

    Bella idea ma il mio serial killer preferito è il protagonista del serial americano Dexter e anche il suo famoso fratellastro, ovvero l'ice-truck killer… Tratta da un romanzo, la storia è molto originale, nonostante ricicli molti cliché.

    Comunque, complimenti per il blog, mi sto divertendo molto a leggerti!

  6. Danilo scrive:

    @ Claudia: sono arrivato alla quarta sere di Dexter. Mi manca la quinta, ma presto la guarderò. Ciaoo, grazie.

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