Incipit per romanzi horror, ispirati alle “ultime parole famose” della Settimana Enigmistica.
Bill odiava le strade buie. Gli facevano tornare in mente incubi infantili. Ma per fortuna non era solo. C’era un uomo con il volto nascosto da una maschera, sull’altro lato della via. Bill gli rivolse un cenno di saluto.
Voleva allontanarsi per qualche giorno dai pericoli del suo quartiere. Scelse un albergo circondato dalle paludi. Gli serviva un posto tranquillo, in cui sentirsi al sicuro.
Accettai l’ospitalità di Jack, senza far caso alla sua risata da imbonitore pazzo. Era un buon diavolo, in fondo.
Mark era disoccupato da tempo, ma non pativa la fame. “Il mondo è pieno di carne”, disse con noncuranza. Di sicuro si riferiva ai fast food.
C’era una folla di persone che si muovevano in modo meccanico, come automi arrugginiti. Avevano lo sguardo spento ed erano coperti di fango. Pensai a qualche trovata pubblicitaria.
“Cosa me ne faccio di un paletto di frassino?”, chiese con rabbia alla moglie.
La sua memoria, forse a causa dell’età, stava perdendo colpi. Dimenticava i fatti accaduti nelle notti di luna piena. Ma decise di non preoccuparsi più di tanto: non gli succedeva mai niente di importante.
“Cosa fai nel tempo libero?”. “Affilo coltelli e faccio a pezzi la gente”. Ho sempre apprezzato il suo senso dell’umorismo. James è fatto così: scherza sempre.
“Ho trovato un sistema infallibile per incrementare il mio giro d’affari”, mi disse Flint Keller, proprietario di un’agenzia di pompe funebri. Lo guardai con ammirazione. In tempi di crisi, il vecchio Flint trovava sempre il modo di cavarsela.
Ahahahah! Davvero divertente questa serie di incipit per futuri romanzi horror. Ma tu che rapporti hai col genere horror?
Ciao Carmine, grazie 🙂 Per quanto riguarda i film, il mio rapporto con il genere è pessimo! Da decenni non ne vedo uno decente, a parte forse "The Orphanage".
Poi, lo ammetto, sono stato un vorace lettore di Stephen King (il quale mi sembra in crisi di ispirazione da tempo… anche se il suo ultimo, "The dome", è considerato dai miei amici un capolavoro… lo leggerò). Ciaoo
Adoro lo humour nero, ottimi incipit 😀
Hahahaha questi sono fantastici 🙂
Il primo mi ispira da morire, Bill mi pare un tale stordito che più che un horror ne farei una commedia… col tipo con la maschera che cerca di farlo a pezzi e Bill che lo aiuta a cambiare la ruota bucata, gli offre una gomma da masticare e gli fa tenere il cane 😀
Mi permetto di immischiarmi dato che il Re è il mio scrittore preferito… "The Dome" è dimenticabile, mentre "Notte buia, niente stelle" si difende bene 🙂
@Camilla: grazie, sei molto gentile
@ Michela: ah, bene! Da tempo sono in attesa di un libro del Re all'altezza della sua fama!
@Michela: dimenticavo… davvero divertente l'idea del ragazzo tonto che cerca in tutti i modi di aiutare l'uomo che cerca di farlo a pezzi
"Cosa fai nel tempo libero?". "Affilo coltelli e faccio a pezzi la gente". Ho sempre apprezzato il suo senso dell'umorismo. James è fatto così: scherza sempre.
penso che questa frase sia la sintesi di humor nero brrr..
Come direbbe l'imitatore di Lucarelli: "Paura, eh?" 🙂
Come al solito, caro Danilo, appunto nomi e titoli di cui hai parlato e ne faccio tesoro. Come fare altrimenti dopo Dick e Ubik?
Grazie, caro Carmine, dammi anche tu qualche consiglio. sono sempre alla ricerca di libri da leggere…