Personaggi troppo imbranati (o sfortunati) per rapinare banche. Per romanzi tragicomici.
Prima di entrare in banca, si fermò al bar per un caffè. Aveva bisogno di caffeina, dopo una notte insonne. Sorseggiò il caffè e si mise in coda alla cassa. Proprio in quel momento ricordò che nelle sue tasche c’era solo una pistola. Come sempre, gli era sfuggito un dettaglio. Non aveva soldi, neppure per un caffè: era quello il motivo della rapina.
Durante le rapine gli tornavano sempre in mente i ricordi d’infanzia. Ed esitava.
La buona riuscita del piano dipendeva dall’ingenuità degli svizzeri.
Davanti a tante persone con le mani alzate c’era un uomo con la pistola in pugno e il suo primo attacco di artrite.
Jack aveva frequentato un corso per sceneggiatori, ma era un dialoghista scadente, troppo influenzato dall’epica del Far West. Gli impiegati allo sportello dicevano sempre cose che non erano previste nei suoi piani. Non si parlava di allarmi entrati in funzione né dell’imminente arrivo dei poliziotti, nei dialoghi immaginati da Jack. “Gli impiegati delle banche sono come le donne, ti sorprendono sempre”, pensò mentre lo ammanettavano.
Grandioso il primo: più che un'idea è un romanzo in 5 righe… 😀
Ciao, Zio. Grazie mille. Forse è un mini racconto 🙂
Tutti buoni ma il primo è semplicemente geniale ^_^ Ciao Antonello @SardoSonoMi
Ciao, Antonello, grazie! (Io sono sardo per metà, da parte di madre) 🙂
kome alsòlito, sorprendi sempre. Entusiasmi.kome alsòlito, sorprendi sempre. Entusiasmi.
Grazie Eli! Ti confido un segreto: nella mia vita precedente lavoravo in banca ed ero una donna 🙂
😮 sono ferma!
@cooksappe Brava! Ciao e benvenuta 🙂
Il prossimo dovresti farlo sui ladri imbranati di tweet 🙂
😀 Ahahaha