Il surreale incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per romanzi venati di satira (Autore: @ideeXscrittori, cioè io).
DOMANDA.
“Sono qui per quel posto di persona che ha torto quando lo dice il capo”
“Come ti chiami?”
“Giorgio”.
“No, sei Carlo”
“Ha ragione”.
“Assunto”.
“Sono qui per quel posto di ghost writer”.
“Bene. Scriva una frase su questo foglio”.
“Fatto”.
“Chi l’ha scritta?”
“Lei”.
“Assunto”.
“Sono qui per quel posto di contabile per bilanci falsi”.
“2+2?”.
“Zero”.
“Assunto”.
“Sono qui per quel posto di leccapiedi”.
“Cosa le fa credere di esserne capace?”.
“Wow, che domanda intelligente”.
“Assunto”.
[Pubblicata anche su “Prugna”, pagina satirica di Facebook]
“Sono qui per quel posto di giornalista del Tg4”.
“Ha precedenti esperienze?”.
“Certo. Sono stato lo zimbello del quartiere per 5 anni”.
OFFERTA.
Il candidato ideale non ha mai manifestato in pubblico velleità in qualche modo collegate al concetto di posto fisso.
Il candidato ideale è un laureato in ingegneria capace di fare fotocopie e portare il caffè ai dirigenti.
Il candidato ideale conosce 4 lingue, ma in nessuna di queste riesce ad articolare frasi come “voglio un aumento”.
Cerchiamo persone con esperienza nel campo del lavoro gratuito disposte a proseguire il percorso già intrapreso.
Cerchiamo ghost writer per un libro di Fabio Volo. Gradite precedenti esperienze in lavori altrettanto umilianti.
Il candidato ideale sarà selezionato in base a test psico-attitudinali che misurano il grado di sottomissione.