Il grande passo

La gente nei romanzi si sposa. Ma le proposte di matrimonio sono tutte uguali. E se invece fossero assurde? Eccone alcune che forse vi sorprenderanno. Tratte dalle mie elucubrazioni nei luoghi virtuali più disparati.

Sei pronta a peggiorare il mio tenore di vita con il progressivo arricchimento del tuo guardaroba?

Ti va di prendermi con filosofia da qui in avanti?

Hai voglia di mettere la parola fine a questo mio sfibrante corteggiamento?

Vuoi costruire le premesse per un futuro in cui sarò incriminato per abbandono del tetto coniugale?

Ti va di tifare per la retrocessione in serie B della mia squadra del cuore, nella vana speranza di veder sbiadire il mio interesse ossessivo per il calcio?

Conosco un sistema infallibile per farti constatare ogni giorno la mia scarsa devozione nei confronti di tua madre. Vuoi fare da cavia?

Posso dare il tuo nome alle mie aspirazioni sopite?

Vuoi un futuro in cui ti pentirai di aver risposto con leggerezza a questa domanda?

Ti va di constatare quanto sia poco plausibile il quadretto descritto negli spot del Mulino Bianco?

Ho sentito parlare di un patto davvero singolare, che ci permetterebbe di cementare la nostra avversione per queste quattro mura. Lo sperimentiamo?

Aiutami a sviluppare le mie potenzialità, con particolare riferimento al talento nel colpevolizzarmi, finché morte non ci separi.

Che ne pensi di trasformare la scelta dei programmi televisivi in un indicatore affidabile dei nostri rapporti di forza?

Vuoi concedermi l’onore di scoprire i tuoi punti deboli e di usarli contro di te per sempre?

Ti va di rimpiangere i tuoi vecchi amori mentre osservi con sdegno la mia gestione dei calzini?

“Non sposarti mai, dammi retta”. Posso offrirti quotidianamente argomenti convincenti a sostegno di questa tesi?

Vuoi trasformare la mia propensione alla spremitura centrale del tubetto di dentifricio in una perenne fonte di litigio?

Vuoi aiutarmi a pagare l’università del figlio di un consulente matrimoniale?

Ti va di acquisire una volta per tutte il diritto di chiedermi: “Dove sei stato?”

Con questo anello ti chiedo di diventare la fornitrice ufficiale degli specchi su cui mi arrampicherò da qui in poi.

Dimmi di sì e ridesterò ogni giorno in te la voglia di andare a comprare le sigarette per poi non tornare mai più.

Posso offrirti un futuro in cui la gente dirà: “Guarda quella bella donna, sposata con un cretino”?

Fammi apprezzare per sempre i momenti in cui sarò solo in bagno.

Hai voglia di fomentare il mio odio per le feste comandate finché morte non ci separi?

Ti sembra allettante l’idea di farmi notare la mia inadeguatezza per sempre?

Mi concedi l’onore di fingere simpatia nei confronti dei tuoi parenti negli anni a venire?

Ti va di essere la persona che criticherà con maggiore accanimento il mio gusto nel vestire?

Posso suggerirti me stesso nel ruolo di colui che esecrerai in presenza d’altri per il resto della vita?

Vuoi essere colei a cui chiederò l’ubicazione dei miei occhiali?

Volta la carta, Jack

Le nuove cronache di Jack Spirofsky, dai luoghi virtuali più disparati.

Jack non si fida di quelli che scrivono a matita
Algo Ritmo

«Jack, puoi continuare a fingere se vuoi, ma anche tu sei venduto». «Mai quanto te, Fabio Volo».
Nonfaretardi

La sua vita scorreva troppo velocemente. Maledetta narrazione ellittica.
Wetonino

Jack vide la frase cancellata. Scoprì allora quella tenerezza mista a disagio che si prova davanti agli errori dei genitori.
Roberta Scorranese

«Vedrai Jack! – gli dicevano – Niente più spiegazzature o strappi!». «Va bene, ma tutte queste ditate negli occhi? Fottuti eBook!».
VentoTagliente

Jack era stato in coma per quasi 20 anni. Aveva paura di affrontare un mondo così diverso. Ma per fortuna arrivò Berlusconi.
Filipio

Si rese conto di essersi innamorato solo delle sue qualità esteriori. Era una quarta. Di copertina.
Dystopia89

Sapeva che nella vita può accadere di tutto. Ma essere strappato per asciugare il moccio a un bambino fu uno shock.
Montales

Autore: «Il libro che racconta la tua storia è finito». Jack: «Perché?». Autore: «Non sei tu, sono io».
L’Ideota

Si guardò intorno e riconobbe quei luoghi. Era un flashback
GI_GI_TO

Jack era imbarazzato.Tutti quei fiocchetti non si addicevano a lui. Era in un libro regalato a Natale.
LVIX

Le ore che lei gli dedicava erano solo i ritagli delle pagine di un vecchio libro.
Torretta26

Finalmente era libero di cambiare compagna di viaggio, casa, orizzonti. Era entrato nel giro del book-crossing.
Un’Ombra Irlandese

Sognava un Natale accanto a un camino. Dovette ripiegare su una settimana in magazzino, maledette consegne in ritardo.
Montales

Stava per arrivare il nuovo anno e Jack non vedeva l’ora. L’orologio del lettore era troppo lontano da lui.
Silvia Nalon

«Non credo che tu esista davvero», disse Jack a Babbo Natale.
Uto e pia

Jack non voleva mai farsi riprendere. Gli ripetevano sempre che non veniva bene negli adattamenti cinematografici.
Snoopy The Writer

Non voleva perderla, perciò continuava a rileggere la stessa pagina.
Marika Ceppaglia

Jack era troppo pigro. Otto pagine di descrizione e non si era ancora alzato dal letto.
Madavero?

Quando andava dall’hair stylist chiedeva sempre la riga in mezzo.
Silvia Nalon

Autore: «Jack, hai niente da dirmi?». «Niente che tu non sappia già».
GI_GI_TO

Non si era mai sentito così umiliato. Era in un libro regalato a Nalale, ed era stato riciclato già tre volte.
LVIX

Aspettava da giorni e giorni quella visita medica: la bella dottoressa gli avrebbe chiesto di sfogliarsi…
Rosaspinata

Dopo la secchiata di caffè bollente, Jack alzò lo sguardo verso il lettore e disse: «Ti preferivo quando leggevi al cesso».
Francesco Lanza

«Cosa c’è nel mio futuro?» disse Jack. «Lettere» rispose l’oracolo. «Non può essere» esclamò Jack, prima d’essere schiacciato dalla pagina successiva.
Bermat

Jack amava quando l’autore scriveva «rompete le righe». Frase allora tutte le scombinate senso e diventavano senz
Luciano Chenet

Nell’ultima riga Jack recuperò la vista. E vide la fine.
L’Ideota

Aveva uno strepitoso successo con le donne e non gli importava che la sua vita fosse un continuo «déjà-vu». Benedette ristampe.
Grisuildrago

L’autore tornò alle penne e Jack volò via
Luciano Chenet

Jack, è una copertina rigida quella, o sei solo contento di vedermi?
Nonfaretardi

Jack si diede alla scrittura, e inventò un personaggio chiamato Autore, sviluppato dai suoi lettori. Divenne subito un successo.
Nicola Longobardo

Quella sera aveva fumato troppo e si sentiva male. Era finito in una frase fatta
Testa Mozzata

I traghettatori

Volete scrivere un thriller? Niente paura. Torna “traumi”, la rubrica dedicata alla gente che uccide. Questo è il post precedente.

Sempre la stessa storia: una voce al telefono dice che qualcuno non è raggiungibile. Ma Bill vuole esserne sicuro. Per questo uccide.

La gente può morire e John odia le potenzialità inespresse. Per questo uccide.

Le persone continuano a non ricordare il suo compleanno, nonostante Facebook. Per questo uccide.

I morti non rinfacciano nulla. Per questo uccide.

Il solito consiglio: ditelo con un fiore. Ma a lui piacciono le piante carnivore. Per questo uccide.

Quelli non si dimettono. Per questo uccide.

Ogni individuo è unico e irripetibile. Tanto meglio. Per questo uccide.

Black Jack

Le nuove cronache di Jack Spirofsky. Dai luoghi virtuali più disparati

A pag. 23 Jack percepì che l’assassino era esattamente alle sue spalle. E cioè a pag. 24.
Frandiben

«Avete idea di quanto tempo passerò sui libri?», chiese Jack ai suoi amici.
GI_GI_TO

Odiava il gatto che djwnsochvsk sceglieva sempre il momento peggiore jdoalmjpwn per passare sulla tastiera del computer.
Il Pinguino mannaro

Si sentiva al di sopra della parti. Ma poi dal libro fu tratto un film.
L’Ideota.

Quella per Jack fu una brutta parentesi. Colpa del cambio di tipografo
GI_GI_TO e l’Ideota

Jack la vide e volle essere il protagonista di un romanzo erotico. Sapeva che in un noir non se la sarebbe mai fatta
Stefano Corgnier

Viveva in libri pesanti e noiosi, ma doveva trovare dei lettori. Perciò insisteva: «Investite nel mattone!»
Ventotagliente

«Mi sento manovrato», confessa Jack sdraiato sul lettino. «Mi sembra di non avere il controllo della mia vita».
MrSpudorato

Ma come? Un’intera vita in poche righe, due menzioni e un dialogo? Jack si arrese all’evidenziatore.
Ace La Gentile e l’Ideota

Cominciò a riflettere sulla qualità delle sue avventure quando un lettore uscì dall’edicola nascondendo il libro in una rivista porno.
Corrado Festa Bianchet

Jack lo colse con le mani nella marmellata. Ma non riuscì mai a catturarlo. Si era nascosto nelle pagine appiccicate.
Nonfaretardi

L’autore stava scrivendo a macchina. Nel momento in cui smetteva di battere, anche il cuore di Jack si fermava.
Uto e pia

«Bene, bastardo! Ora so chi sei e dove trovarti» disse Jack all’autore. Il risvolto era stato usato come segnalibro
ManySkills

Stava male, aveva quella sensazione di quando capisci che la fine si avvicina. Ormai mancavano solo poche pagine.
Zip

Ultimatum, il tempo stava per scadere, ma Jack disse: «C’è la farò». La situazione era grammatica.
Enzofilia e Genio78

Aveva un modo tutto suo di sentirsi fuori posto. Era sopra le righe
L’Ideota

Cercò di non lasciare traccia. Ma camminava sulla carta carbone e fu catturato a fine capitolo
Martina Capraro

Arrivò in fondo al corridoio,aprìlaportaecapìchesierarottadinuovola barraspaziatrice.
Riccardo Ghezzi

«Dottore, mi aiuti». «Che succede Jack?». «Sono pieno di lividi, non so perché». «Jack, non devi esagerare con i colpi di scena».
Nonfaretardi

Si vide ringiovanito. Ma era solo un flash back, purtroppo.
Uto e pia

Il libro che raccontava la sua storia era sotto l’albero. Pianse quando il bimbo a cui venne regalato lo agitò chiedendo del tasto d’accensione.
Un’Ombra irlandese

Jane, la ragazza di Jack, aveva una doppia vita. Non sarebbe mai entrata in quel vestito.
L’Ideota

Jack non riusciva ad accettare la scomparsa del suo amico Nelson. Il lettore aveva usato impropriamente il bianchetto.
M_Bonobo

Era alle prese con l’indagine più difficile della sua vita. In mano, solo un foglio con scritto: finito di stampare a Dicembre 2012.
Nonfaretardi

Jack per Natale chiede sempre un libro. Vuole vivere.
Giovanni Morini e l’Ideota