Le ultime cronache di Jack Spirofsky, dai luoghi virtuali più disparati
Quella sottile linea rossa lo metteva in soggezione. Jack era un perdente, totalmente passivo, e stava in un libro contabile.
LVIX
Jack non guardava mai il passato. Odiava i prequel.
Nicola Longobardo
Jack avrebbe girato pagina prima o poi. Bastava solo aggiungere il giusto numero di parole.
Marla Ulbabrab Singe
Di colpo Jack non capì nulla, sentiva chiamare “Jacques! Jacques!”. Poi si accorse che chiamavano lui. Dannata edizione francese.
Matteo Pomaro
Jack si chiese se tutte le altre vite valessero quanto la sua (più o meno 18 euro).
Roberta Scorranese
Jack si arrovellava da giorni, senza riuscire a trovare la soluzione. Era finito sulla pagina della sfinge.
Enzofilia
Jack vide una nuova ruga. Poi un’altra. E lui non ne poteva più di invecchiare in soffitta al posto dell’autore.
LVIX
Beccato! Niente, proprio non riusciva a mentire. Tutti ce ne rendemmo conto: Jack era un libro aperto
Enzofilia
Jack vagava tra le lettere. Poi urtò una i, e il puntino cadde, diventando un punto. Jack si fermò lì.
Alessandra Casella
Ho cercato analogie tra lui e altri personaggi ma inutilmente: Jack è fuori dalle righe.
Enzofilia
Jack non sopportava gli ecologisti: loro e quell’idea di risparmiare sulla carta. Gli serviva spazio per continuare a vivere.
Saraturchina
Per un errore, invece che in un flashback nel medioevo, Jack si ritrovò tra bimbiminkia armati. Maledetti “kappa e spada”.
VentoTagliente
Jack, presa in mano la penna, prese in mano la sua vita.
Snoopy the Writer
Da due giorni Jack parlava come un dislessico grave. Quel testardo di uno scrittore aveva deciso che la QWERTY era démodé.
Montales
Jack iniziava a sentirsi in una situazione un po’ troppo precaria. La sua intera vita era stata scritta a matita
Numa Pompilio
Jack non si sentiva bene: consigliò al lettore di regolare il volume dell’audiolibro.
ManySkills
Le Monde, Le Figaro, Libération… Jack scostò i giornali per osservare la vittima e non ebbe dubbi: “Spiccate un mandato d’arresto per Zinedine Zidane: la vittima è ricoperta di testate francesi”
Corrado Festa Bianchet
Jack voleva osservare il mondo, sarebbe bastata una pagina illustrata.
Alessandra Esse
Jack si era innamorato di quella pagina. Ma la carta, velina, puntava un famoso calciatore.
Isterisco
Jack voleva chiederle la mano, ma non riuscì a trovare il punto di domanda.
Erik Sivec
Jack era un innovatore, un tipo originale. Ma solo sulla carta. Poi di fatto non cambiava mai di una virgola.
Il Brillante
Quando finalmente si addormentò, Jack si svegliò in un incubo. Nel sogno faceva parte di una scala reale mancata e la Regina Di Cuori gli diede picche
Specchio Nero
Si osservò allo specchio e sentì che qualcosa in lui mancava. Errori di battitura, quei bastardi.
Biagio chi?
Jack era sconsolato, ogni errore che faceva veniva ingigantito. Maledetti occhiali da lettura.
Simone Bellisai
A un certo punto pensò di soffrire di itterizia ma in realtà si accorse di essere solo finito nelle pagine gialle.
Fabrizio Iamundo
Jack viveva sereno. Sapeva di non saper risolvere problemi. Ma sapeva anche che vivendo in un libro era impossibile crearne.
LVIX
Jack aveva tanti vizi, ma il peggiore di tutti era quello di mangiarsi le parole. Sopratt elle par iù im rtanti de cconto.
VentoTagliente
A Jack piaceva sentirsi utile, ma sperava sinceramente si sbrigassero a riparare la gamba di quel tavolo
ManySkills
Nessuno rileggeva il libro. Jack era perplesso. Qualcosa non gli tornava. Il passato.
L’Ideota
Jack fu svegliato da uno sparo nel cuore della notte. Erano le 3. Alle 2.01 decise di chiamare la polizia. Era in un legal thriller.
Filippo Cirino
Jack non ne poteva più, voleva giungere ad un nuovo capitolo della sua vita. Ma il capitolo successivo si rivelò un flashback
Simone Polenghi
“Per me è la fine” – disse Jack rendendosi conto d’essere arrivato alla quarta di copertina.
Francesca Guido
Quando Jack incontra un uomo che ha sonno e chiude il libro, Jack è un uomo morto.
LVIX