Chi ben comincia

Incipit che sembrano ultime parole famose

Titolo
Un matrimonio in frantumi
Incipit
“Russo, ma mia moglie mi sopporta, vero cara?”, disse Bill.

Titolo
L’uxoricidio
Incipit
Non esisteva al mondo un uomo più paziente di Richard.

Titolo
Nessun superstite
Incipit
Il numero 17, quel giorno, capitò 17 volte. Ma Mario Sarti, capo dell’istituto di virologia, non era superstizioso.

Titolo
Mostri da Plutone
Incipit
“Guarda, c’è una luce”. “L’ho vista. Questi satelliti artificiali rovinano il cielo notturno”.

Titolo
I licantropi di Milano
Incipit
La luna non ha mai fatto del male a nessuno. Illumina persino questa pianura.

Titolo
Una catastrofe
Incipit
“Tranquillo, la traiettoria del missile è stata calcolata da un software Microsoft”, disse Brad.

Titolo
Il disastro finanziario
Incipit
“Vi presento Roberto Calderoli, il nuovo ministro dell’economia”.

Non ti addormentare, Jack

Le migliori microidee a proposito di Jack. Dai luoghi virtuali più disparati.

Fu così che Jack scoprì di essere stato clonato. Tutto accadde a causa di uno scienziato pazzo e della sua fotocopiatrice impazzita.
Gianluca Ghini

Jack chiese perdono ma nessuno lo ascoltò. Pianse, ma nessuno ci fece caso. E scoprì quanto fa male avere un lettore distratto.
Roberta Scorranese

Una scia interminabile di morti naturali. Jack indaga. Unico indizio: la scritta “geriatria”.
Giu D’Ag e L’Ideota

Jack comprese che non v’era scampo. Nella rete c’era giusto una sogliola.
LApocalisse

Come dimenticare quando Jack si ruppe una gamba? Quel capoverso, messo lì a tradimento, fu fatale.
ItsCetty

Al decimo colpo di rivoltella, Jack capì che lo scrittore non aveva la minima idea di come funzionasse la sua 44 Magnum.
VentoTagliente

Jack era così stanco alla fine di quel capitolo che per riprendersi ebbe bisogno di 20 pagine bianche.
Matteo Grandi

Tutti gli indizi facevano supporre che l’assassino di Jack fosse un vampiro. Soprattutto il fatto che Jack fosse ancora vivo.
lultimovampiro

“Sto volando, Jack. Sto volando!”. “Lo so, hanno usato questa pagina per fare un aeroplano di carta”.
Marc_yello

Jack sentiva un grande peso sulle spalle: il suo libro era stato usato per livellare un tavolino.
Triste Mietitore

Jack era in trepidante attesa per il suo nuovo iPhone5. La coda finì nel terzo volume della trilogia
Filippo Cirino.

Jack non ne poteva più di quella storia, ma quando esisti solo dentro un libro, non è che la vita ti offra molte alternative
EngyOhEngy

“Hey Jack, chi è quella tettona nell’ultima pagina?”. “La quarta di copertina”
Zip

A Jack sembró di precipitare in una valle di lacrime. Per fortuna l’autore si era solo scordato la bozza sotto la pioggia.
Grisu

Jack non amava il braille. Fuggire da quel ditone, che lo inseguiva lungo il foglio, lo sfiniva.
Numa Pompilio

Jack sbadigliò molto forte. Era stanco, ma non poteva dormire. Il suo lettore amava leggere di notte.
Davide De Santis

Jack voleva vedere il mondo. Quando il suo autore dormiva scappava tra le guide di Lonely Planet.
ItsCetty

Jack urlò, e così il suo interlocutore. Eppure quel dialogo era iniziato sottovoce. Poi capì. S’era incantato il capslock.
Martina B.

Jack era sveglio. Di nuovo. In piena notte. Il suo lettore continuava a leggere per ingannare il jetlag.
Marina Vitullo

Jack era infastidito. Qualcuno gli aveva messo la pulce nell’orecchio della pagina.
Stefania Vapore

Jack amava il suo appartamento: c’era una grande finestra proprio sulla quarta parete, da cui poteva vedere bene il lettore.
VentoTagliente

“I don’t see the hour to meet you, Jack” [Traduzioni troppo letterali dei libri su Jack]
Giulio Pignatti

Per il suo compleanno Jack aveva preparato una festa grandiosa. Ma non ci andò nessuno. Il titolo del libro era “Il sopravvissuto”.
Silvia Nalon

Jack era un egocentrico. Viveva nella sua autobiografia.
Cinzia Rosa

‎”Jack, ti presento Mr. Brown, Mr. White, Mr. Orange, Mr. Blue e Mr. Pink. Ti aiuteranno a risolvere il caso.” “Mi dispiace, ma non posso lavorare con loro. Sono daltonico!”
Franco Sottocasa

“Jack, perché ti lamenti?” “Nemmeno un giorno in un ebook e mi hanno già scaricato”
Simone Bellisai

La prima azione di Jack al risveglio: stropicciare le pagine.
Serena Vallini

Jack aggiustò lo specchietto retrovisore, ormai era certo di essere seguito. Quei fanali erano lì da almeno tre pagine
Gianluca Ghini

Jack era immobile e in silenzio da tempo imprecisato. A cosa pensava? Poi lo scrittore si svegliò di soprassalto.
considerandolo

“Autore, a chi dobbiamo tutte queste parole?”, chiese Jack. “A Gutenberg”.
Stefano Per Nietzsche

Jack pianse. Lacrime scesero tra le pagine fino a quando anche l’ultimo carattere scomparì. Il libro era di nuovo bianco.
Nonfaretardi

L’immedesimazione

In passato ho già parlato del metodo Stanislavskij (qui). Questa tecnica di recitazione è basata su un principio: un’emozione non si inventa, bisogna viverla. Per esempio, il tuo ruolo è quello di un pugile? Per qualche tempo dovrai condurre una vita da pugile. Il metodo può essere fonte di spunti narrativi. Ecco alcuni personaggi che cercheranno di applicarlo, con risultati non sempre soddisfacenti, per mettere in scena oggetti di uso comune.

Dopo tante audizioni ottenne finalmente la parte di un ombrello. E per tre mesi cercò invano di aprirsi durante la pioggia.

Il posto nello spettacolo era suo. Doveva interpretare una scarpa vecchia. Per prepararsi si fece abbandonare da tutti.

L’impresario gli comunicò che si era liberato uno spazio. “Tu sarai un pc su cui è installato un sistema operativo Windows”. Per giorni sì bloccò.

Forse si trattava di un ruolo secondario. Ma Richard ci teneva. Diventare un dizionario sul palco non era cosa da tutti. Ma patì molte delusioni durante le prove. Cercò invano di essere consultato dalla gente. “Ora so cosa prova un dizionario”, pensò.

“Per il personaggio del televisore abbiamo pensato a te”. “Mi spiace, non sono interessato”. “Davvero? Eppure nel corso delle audizioni sembravi disposto a tutto”. “Scusate, per immedesimarmi sto già cominciando a mentire”.

A proposito di Jack

Le migliori idee a proposito di Jack, uno che non esiste. Dai luoghi virtuali più disparati.

Jack aveva voglia di ascoltare musica. Decise di fare un salto a pagina 33, la più ricca di note a margine
Valeria

«Hey Jack, attento: c’e’ uno specchio». «KcaJ detto?»
Giovanni Lomartire

Jack pensò «Adesso», ma disse «Forse». Pensò «Lo voglio», ma disse «Lo vorrei». E imparò l’importanza di un bravo traduttore.
Roberta Scorranese

In quella missione Jack finì in Giamaica. «Autore, manca la pagina col nome dell’assassino!». «Se la sono fumata, Jack»
Stefano per Nietszsche

Il maggiordomo si licenziò. Sapeva che il proprietario della villa stava per essere assassinato.
Silvana  

A Jack scoppiava la testa per il frastuono. Mai più personaggio di un audiolibro sulla Seconda Guerra Mondiale
Simone Bellisai

Jack pensava che la sua vita fosse alquanto monotona. Usciva sempre e solo in libreria.
Nonfaretardi

E Jack disse: «Ti hanno fatto secco». Qualcuno aveva messo un fiore tra le pagine.
Zip

Jack provava delle fitte terribili all’addome. E’ dura essere protagonisti di un romanzo d’appendice.
Simone Bellisai

L’autore gli disse che nel corso della narrazione sarebbe morto. E Jack fece testamento. Ma era inutile. Il titolo del libro era “L’Apocalisse”.
L’Ideota

Jack voleva essere riconfermato per il sequel. Così promise un milione di pagine in più, per tutti i personaggi
Stefania Vapore

Jack forzò la serratura ed entrò. C’era un appunto, ma non poté leggerlo: aveva lasciato gli occhiali nella pagina precedente.
Gianluca Ghini

A pagina 10, Jack insultò Chuck Norris. Lui reagì con un calcio rotante che uccise Jack, l’autore e pure l’editore
Ugo Mencherini

Premesse d’autunno: il libro di Jack cominciava a perdere i fogli.
Serena Vallini.

«Jack, ho un brutto presentimento, sento un’ombra che aleggia su questo caso». «Non preoccuparti, è solo il segnalibro».
Federico Pisanu

Jack aveva sempre desiderato quella storia: lei era la donna di copertina
BEE_atrix 

Il romanzo era intitolato “La lunga vita di Jack Spirofsky”. Ma era un libro di 90 pagine. Jack si sentiva defraudato
L’Ideota 

Jack era su tutte le pagine pari; lei su quelle dispari. Smisi di leggere per non separarli.
Mr. Eotipo 

Jack aveva deciso di mettere la testa a posto: non aveva più l’età per saltare da una storia all’altra.
BEE_atrix

Jack non riuscì a pagare il riscatto. Nella penultima pagina il magistrato aveva disposto il blocco dei beni. E dello scrittore.
Daniele Bigioni e L’ideota

All’inizio della sua avventura Jack lesse «So’ Mmario», ma corse subito a prendere una penna per correggerlo. E scrisse: «So’ Jack»
Numa Pompilio

Jack perse la bussola, perchè era nel libro “L’origine perduta”.
Cinzia Rosa

Il recensore scrisse: «Spirofsky è un personaggio che esce dalle pagine del libro». E Jack, finalmente, venne al mondo.
Nonfaretardi

La sveglia suonò. «Ancora 5 pagine, poi mi alzo», pensò Jack.
La Ilaria

La storia era scritta male, pagine sempre meno leggibili: l’autore aveva preso una brutta china.
SatirSfaction

Eravamo ormai prossimi alla fine del libro, ma di Jack nessuna traccia. Di sicuro era rimasto a trastullarsi con quel gioco di parole a pagina 20.
Filippo Cirino

Per Jack era la fine. Torrenti di liquido nero stavano travolgendo qualunque cosa. L’autore si era addormentato sul libro con la penna stilografica in mano.
Giulio Pignatti