Gli incastrati

I personaggi come Roger Rabbit e Lisbeth Salander non sono fatti per la vita tranquilla. Si mettono nei guai, per vocazione o destino, e sono facili bersagli di crudeli macchinazioni. La polizia, prima o poi, li accusa di delitti che non hanno commesso. Sono gli “incastrati”. Ve ne offro cinque, pronti per l’uso.

LA DARK LADY.
I nababbi sposati con belle donne dall’oscuro passato corrono molti rischi. La loro mortalità, nei romanzi, è superiore alla media. Cessano di vivere in circostanze misteriose e diventano il ricordo sbiadito di vedove consolabili. La colpa ricade quasi sempre sulle fascinose ereditiere o sui loro amanti. Ma chi è il vero assassino? Cari scrittori, vi suggerisco di battere la pista, sempre feconda e avvincente, dello spionaggio industriale.

L’IMPIEGATO.
Un classico intramontabile è l’impiegato di sani principi. Ben presto l’uomo si rende conto che i suoi datori di lavoro sono individui senza scrupoli, invischiati in qualche traffico illecito, e decide di denunciarli. Ma i datori di lavoro disonesti, purtroppo per lui, hanno un talento naturale per la fabbricazione di prove false. I servizi segreti deviati lo accusano di complotto ai danni della nazione. Lo salverà qualche avvocato idealista.

L’EMIGRATO.
L’emigrato onesto e lavoratore, in quest’epoca di leghismi, diventa il perfetto capro espiatorio per qualsiasi tipo di reato. Alla fine salta fuori che il colpevole è un nostro connazionale, stimato dai vicini e considerato al di sopra di ogni sospetto.

IL VEGETARIANO.
È stato ucciso un macellaio? Qualcuno troverà il modo di incolpare ingiustamente il pacifico cugino vegetariano.

IL PANCHINARO.
Un calciatore sul viale del tramonto può avere ottimi motivi per desiderare la morte di un collega baciato dalla fortuna. L’assassino, in realtà, è una velina sedotta a abbandonata.

Robot

Incipit per storie di macchine.

Il mio robot ha problemi di cuore. Ho provato a spegnere e riaccendere.

Il punto G della mia bambola meccanica è un pulsante di plastica.

Anche le macchine, al risveglio, dimenticano i sogni.

Non mi fido degli oggetti metallici che dichiarano di essere intenditori di vini.

Contro ogni previsione, il dispotismo illuminato trovò molti sostenitori tra gli elicotteri di seconda mano.

Il robot che si occupa dell’inventario è un nostalgico dell’epopea punk.

L’apriscatole, per farsi strada, non deve seguire la mischia.

Lo psicoterapeuta del mio automa cercò di metterci in guardia.

I robot hanno un vantaggio: non lasciano impronte digitali.

Giudizio universale

Minacce che possono mettere a repentaglio la sopravvivenza del genere umano, per romanzi catastrofici o apocalittici.

A causa di una mutazione genetica, gli uomini diventano cannibali e cominciano a scannarsi tra loro. Filosofi senza pietà inventano nuovi razzismi e rispolverano quelli vecchi, per giustificare il sacrificio di alcuni a vantaggio di altri.

Forse la decisione di costruire uomini bionici, capaci di appiccare il fuoco col pensiero, non è stata una buona idea.

Un virus molto contagioso causa una malattia del cervello che trasforma gli individui in perfette imitazioni di Renzo Bossi. I malati sembrano creature allo sbando, imprigionate in un mondo fatto di macchine inutilizzabili, linguaggi incomprensibili, regole di convivenza intollerabili e tabelline difficili da memorizzare.

Xfirix è uno studente brillante che abita in un pianeta lontano. La sua civiltà vanta conoscenze scientifiche e tecnologiche superiori alle nostre. Dopo un periodo di grande incertezza, Xfirix ha finalmente scelto la sua tesi di fine corso: “Effetti dell’esplosione di un pianeta sull’equilibrio di un sistema stellare”.

Il comandante supremo di una potenza nucleare vuole far colpo su una bellissima guerrafondaia con un’azione eclatante.

L’ascesa politica di Renzo Bossi sembra inarrestabile. Ora è il capo della commissione per la sicurezza delle centrali atomiche.

Traumi

Cercate una motivazione per i delitti dell’assassino che avete appena creato? Vi servono traumi o segreti inconfessabili? Ecco qualche proposta…

Sua madre gli attribuiva ogni genere di misfatto contro le sacre scritture. Per punirlo, lo rinchiudeva in una stanza senza finestre, dove c’era un televisore che trasmetteva senza sosta la diretta del Grande Fratello. Il ricordo di quelle sofferenze non l’ha mai abbandonato. Per questo uccide…

Credeva nella trasparenza dei concorsi pubblici, ed ebbe la cattiva idea di affrontarne uno. Una valletta televisiva ottenne il primo posto in graduatoria. Per questo uccide…

È il chirurgo plastico che ha trasformato la faccia di Sylvester Stallone in una grottesca maschera di gomma. Il rimorso per i crimini contro l’estetica può fare brutti scherzi. Per questo uccide…

È lo psichiatra che per anni ha avuto in cura Vittorio Sgarbi. Si sente un fallito e le sue notti, come potete immaginare, sono visitate dagli incubi. Per questo uccide…

Era una persona fissata con la puntualità, ma spesso doveva prendere il treno per viaggi di lavoro. La sua mente, a lungo andare, non ha retto. Per questo uccide…