Nerd

I compagni di scuola li hanno esclusi dalle feste e dai balli di fine anno. Li hanno presi in giro e usati come raccattapalle. Li hanno umiliati e picchiati. Le ragazze li hanno evitati come la peste. Ma la scuola non dura per sempre. Terminati gli studi, molti nerd (altrimenti detti “geek”, soprattutto se hanno il chiodo fisso della tecnologia) si sono riscattati. E ora li guardiamo con occhi diversi, perché forse il futuro appartiene a loro. Sull’esempio dei creatori di Facebook e Google, ci sono nerd che emergono dal mucchio e scandiscono il nostro tempo con i loro balocchi virtuali, guadagnando montagne di soldi.

PROPOSTA.
Di solito i nerd sono sopraffatti da bulli muscolosi e superficiali. Proviamo a capovolgere i ruoli.

2030.
Nel 2030 la tecnocrazia adolescenziale è un fenomeno preoccupante, affrontato da molti governi con specifiche disposizioni di legge. In un mondo dominato dalla tecnologia, i giovani nerd votati al male fanno il bello e il cattivo tempo. Non rispettano le autorità scolatiche, si prendono gioco delle regole, ricattano i compagni di classe e li tormentano con congegni micidiali. Si divertono a violare i sistemi informatici per seminare il caos. Tutte le speranze sono riposte nei nerd coscienziosi rimasti in circolazione, come Buck Williams.

GEEK DEVILS.
Buck è un appassionato di robotica dall’aspetto insignificante. I suoi genitori si sono trasferiti a New Town, una cittadina della provincia americana. Nella sua nuova scuola c’è un feroce gruppo di nerd: i Geek Devils, maestri nella creazione di mostri meccanici. In un primo tempo Buck si unisce ai Devils e subisce il fascino di Laurent, il loro carismatico leader. Ma quando David, il più timido e nevrotico del gruppo, muore in circostanze misteriose, Buck comincia a svolgere indagini per proprio conto e intuisce la verità: David aveva scoperto alcune attività illecite dei Geek Devils…

LA BATTAGLIA FINALE.
Lo scontro tra i robot di Buck e gli insetti bionici di Laurent è inevitabile. Ma suggerisco, per il duello decisivo, una soluzione vecchio stampo: un combattimento corpo a corpo.

AMMISSIONE.
Sono un nerd quasi perfetto. Volete una prova? Adoro Star Trek e il fantasy. Ho però un grave difetto: le mie nozioni di informatica sono a dir poco scarse.

Lo stivale

Incipit per storie ispirate alla cronaca del Bel Paese.

Questa volta non posso fallire. Tanto per cominciare, devo procurarmi un funzionario corrotto.

Da qualche tempo Gillo è irriconoscibile. Non sopporta più il peso di una pistola.

Nel peggiore anno della mia vita non riuscivo a dormire senza un televisore acceso.

Alfio trova sempre il tempo per l’uccisione di un consigliere comunale.

Usavo una Panda arrugginita con le crepe nei finestrini. Non avevo soldi da buttare: li mettevo da parte per lo strozzino.

Per il suo funerale scelse la sigla del Grande Fratello.

Il mio quartiere sembra una prigione a cielo aperto.

La vidi per la prima volta in una tendopoli.

Il libro maledetto

Nel periodo natalizio, in un rinomato centro commerciale, ho visto interi scaffali dedicati a romanzi sui serial killer. I lettori, per qualche strano motivo, non si sono ancora stancati di loro. Bisogna prenderne atto, cari scrittori: i serial killer non sono mai abbastanza. Ne propongo un altro, ma fatene buon uso: il vostro conto in banca mi ringrazierà.

MATTHEW.
Matthew Clarkson, un giovane annoiato e ricco di famiglia, è attratto dall’idea di uccidere esseri umani. In cuor suo, ammira i serial killer più crudeli, ma qualcosa gli impedisce di seguire il loro esempio.

SENSO ESTETICO.
Non è la mancanza di tempo il suo problema, perché il patrimonio ereditato dal padre, fondatore di una multinazionale del tabacco, gli consente di non lavorare. Il suo tarlo è un altro: Matthew è un esteta per naturale inclinazione; non vuole sventrare la gente senza criterio. Ogni azione, nella sua visione del mondo, deve essere il tassello di un mosaico, il dettaglio di un’opera d’arte perfetta. L’assassino del film “Seven” ha trovato la sua strada, riservando ai peccatori un feroce e geometrico contrappasso. Matthew, invece, è privo di ispirazione.

BOOKCROSSING.
Un giorno gli capita di ascoltare una conversazione a proposito del bookcrossing e un’idea si conficca nella sua mente. Il bookcrossing, per chi non lo sapesse, è una pratica per la condivisione gratuita della letteratura e dei saggi. Il meccanismo è messo in moto da persone che lasciano in giro i libri, abbandonandoli sulle panchine, nei bar, nelle camere degli alberghi, nella cabine dei treni, ma anche in ambienti selvaggi, non contaminati da strade o edifici. I libri abbandonati non appartengono a nessuno: sono pronti per essere raccolti da lettori di passaggio, che a loro volta li rimetteranno in libertà.
Matthew ora ha le idee chiare: vuole trasformare un libro in un presagio di morte, come la videocassetta di “The Ring”.

L’OSCURO DISEGNO DI MATTHEW.
Il miliardario, sotto falso nome, diventa membro di un network che organizza il bookcrossing su scala planetaria, e si mette alla ricerca di un thriller che lo ha sempre affascinato: “Il silenzio degli innocenti” di Thomas Harris. C’è una vecchia edizione del romanzo in giro per il mondo. Matthew scova il libro e lo rilegge. Poi aggiunge una postilla, nell’ultima pagina, che suona come una premonizione: “Spero che tu abbia apprezzato questo romanzo, perché non ti resta molto tempo”. Avete capito il piano? Grazie alle sue ingenti ricchezze, Matthew segue l’itinerario del volume. Chi ha la sfortuna di raccoglierlo è destinato a una morte molto dolorosa. Il conto alla rovescia (tre settimane) parte dopo la lettura, quando il libro è di nuovo in viaggio.

COMMISSARIO NORTON.
Ma un giorno “Il silenzio degli innocenti” capita nelle mani del commissario Norton, un investigatore tenace e intelligente. Insospettito dall’avvertimento scritto nell’ultima pagina, Norton decide di non separarsi del libro e comincia a fare indagini, destando l’ira di Matthew, che non vuole rinunciare al suo giocattolo. Sarà un bel confronto, perché il commissario non sopporta i sadici ricchi e annoiati…

Inferni

Incipit per storie che non promettono nulla di buono.

Il commissario mi torturò per due ore e alla fine confessai tutto. Ero stanco e senza speranza. Confessai persino i delitti del commissario.

Questa storia finirà male.

Dick, uno dei tanti disoccupati scappati nei boschi, si svegliò in un letto di ospedale. E c’erano i suoi parenti ai bordi del letto.

A 25 anni era ancora vivo, nonostante tutto. Poi incontrò Finley.

Quel giorno il cielo era avvolto da una foschia verde. Amo il verde, ma non nel cielo.