I complotti sono sempre esistiti e qualche volta hanno scritto la storia. I complottisti, invece, hanno scritto molti libri.
DNA.
Il corredo genetico di molti scrittori contiene anomalie complottiste. Il complotto, quando non sfocia nella paranoia, viene sublimato in creazioni letterarie. Gli scrittori possono scorgere complotti anche nelle cose più innocenti. Persino una pasta al sugo, così rassicurante e inoffensiva, può essere una copertura, può nascondere terribili complotti e pericoli del genere umano.
DIVINITÀ.
La mente del complottista mette insiemi pezzi che non combaciano, riscrive le leggi che governano il mondo e si rifugia in teorie irrazionali che diventano verosimili a furia di forzature logiche. I massoni, la CIA, gli immancabili alieni e ingranaggi impazziti della burocrazia acquistano rango divino, diventano entità onnipotenti. Ogni piccolo dettaglio della nostra vita, ogni frammento di ordine e di realtà può essere un complotto, la prova di alleanze occulte e di trame indicibili. L’ultimo stadio del complottismo, nel campo della fiction, porta a trasformare la realtà in un grottesco teatro di marionette. Ve lo ricordate il film “The Truman Show”? Oppure, pensate a Matrix.
UNA TRAMA COMPLOTTISTA.
Secondo un’opinione diffusa, l’automobile a idrogeno dei nostri sogni, perfettamente funzionante e poco costosa, esiste da diversi lustri, ma non è ancora stata messa in commercio perché ci sono in ballo gli interessi di persone molto influenti, come i padroni delle maggiori compagnie petrolifere. Questo mi fa venire in mente un’idea. Immaginiamo un’organizzazione composta da scienziati e spie, denominata Fato, che tiene d’occhio i progressi della scienza, con il tacito benestare dei governi, cercando di prevedere le possibili ripercussioni sul mercato di balzi in avanti troppo bruschi.
LARS JENSEN.
Lars Jensen lavora per la Fato. Oggi gli è stata affidata una missione molto delicata: il suo primo omicidio. Deve uccidere Rupert Horowitz, l’inventore di una promettente cura per la gitosi, una malattia neurologica che lascia ben poche speranze di sopravvivenza. La diffusione della nuovo farmaco decreterebbe la rovina della potentissima casa farmaceutica che ha messo in commercio diversi rimedi, puramente sintomatici, per la malattia.
IMPREVISTO.
Jensen scopre che suo figlio ha la gitosi. Non può uccidere Horowitz (tanto meglio: così non si giocherà le simpatie dei lettori). Ora è davvero nei guai.
AMMISSIONE.
Mi capita di pensare a tanti misteri irrisolti: per esempio, la permanenza in video di trasmissioni come “Uomini e donne” e “Porta a porta”. Non credo nell’onnipotenza delle organizzazioni che si nascondono nelle zone grigie della realtà. Ma credo nella loro esistenza. Qualcosa non torna mai: certi segreti sembrano a prova di WikiLeaks. Forse anche io, dopo tutto, sono un complottista.